il canone di concessione per l’uso o l’occupazione delle strade, disciplinato dall’art. 27 del d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285, “si configura quale entrata patrimoniale per l’amministrazione proprietaria della strada, gravante sui soggetti titolari di concessione che utilizzano il suolo e il sottosuolo delle pubbliche strade”: in tal senso, “il canone non ricognitorio assume la funzione di corrispettivo per l’uso particolare del suolo e del sottosuolo che è accordato al concessionario”.
Trattandosi di entrata patrimoniale espressamente stabilita da una fonte legislativa e non di tributo, “il canone medesimo va preteso dall’amministrazione anche nell’ipotesi in cui per la stessa occupazione è già corrisposta la TOSAP e la COSAP (cfr. sul punto, ad es., Cass. civ., Sez. V, 27 ottobre 2006 n. 23244 e 31 luglio 2007 n. 16914)”.