Non può essere addotta a motivazione esimente dal pagamento delle imposte e dei tributi la condizione di generale carenza di liquidità derivante dal mancato introito di crediti vantati dal contribuente.
Rientrano nella normale alea d’impresa e nei rischi di un’attività economica gli eventuali ritardi nell’incasso di crediti. Peraltro, l’attuale impianto normativo consente, comunque, in tali casi, di rateizzare gli importi.