Canone Unico

CANONE UNICO – La tariffa “standard” non può essere considerata anche tariffa “massima” – TAR CA – Ordinanza cautelare 586 del 23/7/2021

Considerato che la L. 160/2019 ha istituito, in materia di affissioni pubblicitarie, il “canone unico” dall’1.1.2021 (art. 1 comma 837);

Ritenuto, nell’ambito della valutazione tipica della fase cautelare, che in capo al Comune sussiste anche un potere di variazione delle tariffe (facoltà che è stata espressamente fatta salva dal legislatore con il comma 817 dell’art. 1 della L. 160/2019), con possibilità di legittima graduazione;

considerato che il principio della potestà regolamentare assegnato ai Comuni è generale e in materia di concessione di tributi trova un limite solo nelle materie costituzionalmente coperte da riserva di legge (sanzioni, procedure contenziose,…cfr ord. CS n. 4989 del 28 agosto 2001, richiamata nella risoluzione n. 3/DF del 17.4.2020 del MEF)

ritenuto che la tariffa “standard” non può essere considerata anche tariffa “massima”;

ritenuto che il regolamento comunale ha individuato criteri dotati di ragionevolezza in considerazione dell’effetto e del “peso” che scaturiscono dal messaggio di trasmissione della pubblicità;

considerato legittima la volontà, tradotta in Regolamento, di evitare un “appiattimento” rispetto a situazioni oggettivamente diverse, considerando la classificazioni delle strade, la tipologia della pubblicità (opaca o luminosa), la durata, assicurando un maggior gettito nelle vie con maggior passaggio e, quindi, recepimento del segnale;

per quanto attiene la questione di costituzionalità della norma “fonte” il Collegio ritiene che non sussistano gli estremi invocati di dubbio in ordine alla validità della citata disposizione nazionale del 2019 di riforma del canone unico.

TOSAP – AATO e Gestore servizio idrico – Esenzione – Dirimente la convenzione – Cassazione – Ordinanza 17621 del 21/6/2021

per valutare la sussistenza o meno dell’esenzione, occorre esaminare, e interpretare, le clausole  contenute nella Convenzione che regola i rapporti tra l’Autorità d’ambito e il gestore del  Servizio Idrico Integrato.

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TOSAP – Aree di sosta – Gestione in concessione – Dovuta – Cassazione – Ordinanza 16874 del 15/6/2021

Le considerazioni sopra esposte consentono di concludere nel senso che in tema di TOSAP il contratto che interviene tra il proprietario
di una area (Comune) e il concessionario del servizio di parcheggio deve intrepretarsi con una lettura complessiva delle clausole per verificare se oltre alla gestione del servizio sia stata affidata anche la detenzione e custodia di tutta o parte della aree destinate a parcheggio, sì che possa considerarsi sussistente il presupposto impositivo del tributo in oggetto, costituito dalla occupazione di una bene del patrimonio o del demanio comunale con sottrazione all’uso pubblico, presupposto invece insussistente qualora si verifichi che l’area resta sottoposta ad un’occupazione temporanea ad opera del singolo utente e non della concessionaria.

TOSAP - Aree di sosta - Gestione in appalto - Mancanza presupposto impositivo - Cassazione - Ordinanza 16015 del 9/6/2021

TOSAP – Aree di sosta – Gestione in appalto – Mancanza presupposto impositivo – Cassazione – Ordinanza 16015 del 9/6/2021

A ben veder in una situazione siffatta viene a mancare proprio l’elemento qualificante dell’occupazione del suolo , presupposto quest’ultimo dell’imposizione TOSAP ; ne consegue che non si configura la legittimità dell’esenzione ma la radicale impossibilità del configurarsi dell’esenzione ,secondo l’art.49 cit. A ben veder in una situazione siffatta viene a mancare proprio l’elemento qualificante dell’occupazione del suolo , presupposto quest’ultimo dell’imposizione TOSAP; ancor prima ed indipendentemente dal configurarsi dell’esenzione di cui all’art.49 cit.

SUL TEMA:

TOSAP – Cassazione – Ordinanza n.18102 del 21/7/2017 – Aree di sosta – Concessionario che esegue il solo mero servizio di gestione/esazione – Non dovuta