Canone Unico

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TOSAP – Occupazione per conto di IACP – Esenzione – Non dovuta – Cassazione – Ordinanza 24618 del 4/11/2020

“A nulla, pertanto, rileva il fatto che gli alloggi da costruire siano di proprietà dello IACP e che, al termine dell’appalto, anche la gestione di essi tornerà in capo al predetto ente, poiché, nel periodo di durata dell’appalto, il bene, che pure è funzionale all’esercizio di un servizio di pubblica utilità, è gestito da una società che agisce in piena autonomia, con finalità di lucro, e non quale mero sostituto dell’Ente stesso. Ne deriva che l’esenzione prevista dall’art. 49, lett. a, del citato decreto non spetta in quanto non si configura l’occupazione da parte dell’Ente pubblico. Si veda anche Cass. 11689/17; 11886/17; Cass. 19693/18; e da ultimo Cass. 28341/19).”

CANONE UNICO – PUBBLICITA’ – Società sportive dilettantistiche – Esenzione – Condizioni – Cassazione – Ordinanza 2184 del 30/1/2020

…In conclusione gli enti di cui al primo comma dell’art.90 della legge 289/2002 vanno esenti da imposta sulla pubblicità laddove effettuino in modo diretto propaganda della propria attività al fine di ampliare la base dei propri associati e dei propri soci e di diffondere, così, l’attività sportiva dilettantistica…

CANONE UNICO – PUBBLICITA’ – Regolamento comunale – Divieti – Legittimità – Consiglio di Stato – Pronuncia Adunanza Plenaria – 2885 del 15/11/2019

“Da una piana lettura del testo appare condivisibile la lettura della disposizione fornita dal Ministero, secondo la quale, in sostanza, l’inciso “ove consentito dai regolamenti comunali” legittima l’ente locale, nell’esercizio della propria potestà normativa, a individuare possibili nuove ipotesi di divieto. Da ciò discendono, ad un tempo, l’infondatezza della doglianza avverso il Regolamento e la legittimità del provvedimento di diniego impugnato, che è fondato esclusivamente – ma ciò basta – sulla violazione del suddetto Regolamento comunale.”

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CANONE UNICO/TOSAP – Camminamento sopra elevato – Tassabile – Cassazione – Sentenza 28339 del 5/11/2019

” la struttura realizzata in muratura con manto di copertura – che non ha soluzione di continuità con il residuo edificio – presenta un’apertura di dimensioni regolari non assimilabile né ad un balcone o veranda né a bow-windows, che implica l’occupazione del soprassuolo comunale, precludendone talune specifiche possibilità di utilizzazione; non potendosi detta struttura ritenersi assimilabile agli aggetti che risultano calpestabili all’estradosso equiparabili a balconi, verande di cui al cit. art. 38. “

 

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Silos e macchine di cantiere – Imponibilità – Cassazione – Ordinanza 16793 del 15/6/2021

CONFORMI:

“”Il presupposto dell’imposta sulla pubblicità va ricercato nell’astratta potenzialità del messaggio pubblicitario, in rapporto all’ubicazione del mezzo, di far conoscere indiscriminatamente alla massa di possibili acquirenti ed utenti il nome, l’attività ed il prodotto di un’azienda (Cassazione, sentenze nn. 27497/2014, 15654/2004 e 8658/2015). Come è noto, la misura dell’imposta relativa alla pubblicità contenente la riproduzione del marchio commerciale, va calcolata, ai sensi del D.Lgs. 15 novembre 1993, n.507, art. 7, comma 1, sulla base delle dimensioni dell’intera superficie dell’installazione pubblicitaria, comprensiva anche della parte non coperta dal marchio, se quest’ultima abbia – per dimensioni, forma, colore, mancanza di separazione grafica rispetto all’altra – le caratteristiche proprie o della componente pubblicitaria aggiuntiva vera e propria ovvero quelle di una superficie estensiva del messaggio pubblicitario (C. 15201/04, 7031/02). il Dm Mef 26 luglio 2012 non esclude a priori l’imposizione da parte dei Comuni per le macchine da cantiere bensì regolamenta il solo marchio di fabbrica. Pertanto, qualora la raffigurazione esuli dall’individuare un segno distintivo rappresentato dal marchio di fabbrica troverà applicazione la norma sulla pubblicità di cui al Dlgs 507/1993.””