Imposta Pubblicità

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IMPIANTI PUBBLICITARI – Non si forma il silenzio-assenso se l’istanza è incompleta

Secondo un costante insegnamento giurisprudenziale, da cui il Collegio non ravvisa ragioni per discostarsi, costituisce principio generale consolidato in materia che “per la formazione dei provvedimenti amministrativi per silenzio assenso è sufficiente il decorso del tempo dalla presentazione dell’istanza senza una risposta dell’amministrazione solo se l’istanza sia assistita da tutte le condizioni e dai presupposti richiesti dalla legge per poter essere accolta <<Consiglio di Stato, sez. V, 23 febbraio 2015, n. 876>>. (…) In conclusione, il decorso del termine per il silenzio-assenso si ha solo qualora la domanda sia assistita da tutti i presupposti, di fatto e di diritto, perché l’Amministrazione possa provvedere, dal momento che esso si pone come co-elemento costitutivo della fattispecie autorizzatoria, al solo fine di colmare l’inerzia della p.a.” (Cons. St., sez. V, n. 428/2019).

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Diniego legittimo se la collocazione del mezzo PUBBLICITARIO genera distrazione alla guida

Ciò anche in relazione alle caratteristiche di illuminazione notturna (cfr. fotografia doc. 13 di parte resistente), e con riguardo al fatto che l’insegna medesima è situata in prossimità di una corsia di accelerazione, ovvero in un punto in cui l’assenza di fattori di distrazione assume speciale rilievo, sia per coloro che si immettono sul R.A. 05, sia per quanti lo stanno già percorrendo. Peraltro, proprio la collocazione e l’orientamento, come innanzi descritti, precludono alla “insegna” di che trattasi di assolvere alla funzione tipica di individuazione i locali dell’impresa.

PUBBLICITA’ – Dovuta l’imposta in assenza di apposita cessazione

L’art 8, comma 3, del d.lgs n. 507 del 1993 in particolare dispone che :” La dichiarazione della pubblicita’ annuale ha effetto anche per gli anni successivi, purche’ non si verifichino modificazioni degli elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell’imposta dovuta; tale pubblicita’ si intende  prorogata con il pagamento della relativa imposta effettuato entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento, sempre che non venga presentata denuncia di cessazione entro il medesimo termine. Nella specie non è contestato che la contribuente, dopo aver provveduto a dichiarare i mezzi pubblicitari, non ha poi presentato alcun dichiarazione di cessazione

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IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cessazione dei mezzi pubblicitari – Rassegna giurisprudenziale

 

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Il mezzo pubblicitario di rilevanti dimensioni sul tetto dell’edificio non è insegna di esercizio

Il Collegio ritiene, in definitiva, condivisibile la giurisprudenza del Consiglio di Stato, che si è espressa nel senso che la collocazione dell’insegna sul tetto dell’edificio ne connoti proprio il suo carattere di impianto pubblicitario, escludendo quello di insegna di esercizio: “su una parte del tetto dell’impresa stessa. Detta collocazione, infatti, lascia intendere che non si tratti “di semplice insegna di esercizio, necessaria ai fini della normale attività aziendale (in quanto atta a consentire alla clientela di individuare agevolmente il punto di accesso ai locali dell’impresa), bensì di elemento in grado di svolgere una funzione promozionale dell’attività imprenditoriale e, quindi, di carattere essenzialmente pubblicitario…” (cfr. CDS_200703782_SE-1)…” (Cons. Stato, Sez. V, 9 maggio 2017, n. 2129; nello stesso senso Cons. Stato, sez. IV 23.10.2017 n. 4867). Analogamente per quanto concerne le dimensioni dell’insegna. Il Consiglio di Stato ha posto, infatti, l’accento anche su tale elemento affermando che…

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Imposta pubblicità, Tosap e canoni locazione o concessione sono cumulabili per impianti su beni del Comune

come già affermato da questa Corte (cfr.Cass. n.11673/2017), in caso di pubblicità effettuata su impianti installati su beni appartenenti al Comune o da questo dati in godimento, l’applicazione dell’imposta sulla pubblicità non esclude quella della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, nonché il pagamento di canoni di locazione o di concessione (come nel caso in esame), atteso il chiaro tenore letterale dell’art. 9, comma 7, del d.lgs. n. 507 del 1993…

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