Imposta Pubblicità

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Distributori carburanti – Fascioni – Modalità di applicazione – Cassazione – Ordinanza 17623 del 21/6/2021

Questa Corte ha ritenuto, in via generale, che, se l’impianto pubblicitario si compone di uno spazio destinato alla pubblicità e di una cornice da esso distinta, e oggettivamente inidonea ad essere utilizzata per la diffusione del messaggio, l’imposta dovrà essere commisurata soltanto in relazione al predetto spazio, mentre se l’impianto è strutturato in modo tale che l’intera sua superficie è utilizzata per la pubblicità, l’imposta andrà ragguagliata alla totalità della superficie (così Cass., Sez. 5, n. 4908 del 07/03/2005; conf. Cass., Sez. 5, n. 1632 del 25/01/2008; Cass., Sez. 5, n. 4399 del 21/02/2008; Cass., Sez. 5, n. 23023 del 30/10/2009; v. da ultimo Cass., Sez. 5, n. 26727 del 22/12/2016).

RASSEGNA GIURISPRUDENZIALE

SULLO STESSO ARGOMENTO

Per la diffusione di messaggi pubblicitari lo Stato e gli Enti territoriali sono assoggettati al nuovo canone unico patrimoniale di Tommaso Ventre*

di Tommaso Ventre

https://ntplusdiritto.ilsole24ore.com/art/per-diffusione-messaggi-pubblicitari-stato-e-enti-territoriali-sono-assoggettati-nuovo-canone-unico-patrimoniale-AEawkvO

L’imprecisa definizione e circoscrizione del presupposto impositivo per le componenti pubblicitarie confrontata con il mutato regime delle esenzioni disposte per legge evidenzia il mutamento del quadro normativo e solleva il problema dell’assoggettamento al prelievo della pubblicità effettuata dallo Stato e dagli Enti territoriali

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PUBBLICITA’ – Carrelli supermercati – Esenzione – Non si applica – Cassazione – Sentenza 10095 del 16/4/2021

l’esenzione in esame non opera nel caso di messaggio pubblicitario collocato su carrelli non destinati ad essere  utilizzati solo all’interno dei locali ove si commercializzano i beni pubblicizzati, come nella fattispecie…

PUBBLICITA’ – CIMP – Tariffe – Aumenti – Limiti e modalità di applicazione – Consiglio di Stato – Sentenza 2548 del 26/3/2021

…Pertanto, l’incremento del canone di cui all’art. 62 citato va calcolato non sulle tariffe base nazionali, bensì sulle tariffe dell’imposta comunale sulla pubblicità già incrementate in sede comunale sulla base della normativa in materia.

PUBBLICITA’ – Pluralità di insegne di esercizio – Legittimità – CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 2587 del 29/3/2021

Non è pertanto corretto sul piano logico escludere la funzione di segnalazione agli automobilisti del luogo in cui si esercita l’attività di impresa, tipica dell’insegna ex art. 2568 Cod. civ., per il solo fatto che questa non sia una e una sola. A livello astratto la pluralità di insegne può infatti essere giustificata sulla base della conformazione fisica dei luoghi e del reticolo stradale, e dunque delle vie di accesso veicolare alla sede dell’impresa.

Consiglio_Stato_2587_del_29_3_2021