Imposta Pubblicità

CANONE UNICO – PUBBLICITA’ – Società sportive dilettantistiche – Esenzione – Condizioni – Cassazione – Ordinanza 2184 del 30/1/2020

…In conclusione gli enti di cui al primo comma dell’art.90 della legge 289/2002 vanno esenti da imposta sulla pubblicità laddove effettuino in modo diretto propaganda della propria attività al fine di ampliare la base dei propri associati e dei propri soci e di diffondere, così, l’attività sportiva dilettantistica…

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Ordinanza 308 del 10/1/2020 – Foto dal web – Prova

“In particolare, si è ritenuto che in tema di efficacia probatoria delle riproduzioni informatiche di cui all’art. 2712 c.c. il disconoscimento idoneo a farne perdere la qualità di prova, degradandole a presunzioni semplici, deve essere chiaro, circostanziato ed esplicito, dovendosi concretizzare nell’allegazione di elementi attestanti la non corrispondenza tra realtà fattuale e realtà riprodotta. (Cass 17526/16).”

BREVE RASSEGNA GIURISPRUDENZIALE

CANONE UNICO – PUBBLICITA’ – Regolamento comunale – Divieti – Legittimità – Consiglio di Stato – Pronuncia Adunanza Plenaria – 2885 del 15/11/2019

“Da una piana lettura del testo appare condivisibile la lettura della disposizione fornita dal Ministero, secondo la quale, in sostanza, l’inciso “ove consentito dai regolamenti comunali” legittima l’ente locale, nell’esercizio della propria potestà normativa, a individuare possibili nuove ipotesi di divieto. Da ciò discendono, ad un tempo, l’infondatezza della doglianza avverso il Regolamento e la legittimità del provvedimento di diniego impugnato, che è fondato esclusivamente – ma ciò basta – sulla violazione del suddetto Regolamento comunale.”

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Silos e macchine di cantiere – Imponibilità – Cassazione – Ordinanza 16793 del 15/6/2021

CONFORMI:

“”Il presupposto dell’imposta sulla pubblicità va ricercato nell’astratta potenzialità del messaggio pubblicitario, in rapporto all’ubicazione del mezzo, di far conoscere indiscriminatamente alla massa di possibili acquirenti ed utenti il nome, l’attività ed il prodotto di un’azienda (Cassazione, sentenze nn. 27497/2014, 15654/2004 e 8658/2015). Come è noto, la misura dell’imposta relativa alla pubblicità contenente la riproduzione del marchio commerciale, va calcolata, ai sensi del D.Lgs. 15 novembre 1993, n.507, art. 7, comma 1, sulla base delle dimensioni dell’intera superficie dell’installazione pubblicitaria, comprensiva anche della parte non coperta dal marchio, se quest’ultima abbia – per dimensioni, forma, colore, mancanza di separazione grafica rispetto all’altra – le caratteristiche proprie o della componente pubblicitaria aggiuntiva vera e propria ovvero quelle di una superficie estensiva del messaggio pubblicitario (C. 15201/04, 7031/02). il Dm Mef 26 luglio 2012 non esclude a priori l’imposizione da parte dei Comuni per le macchine da cantiere bensì regolamenta il solo marchio di fabbrica. Pertanto, qualora la raffigurazione esuli dall’individuare un segno distintivo rappresentato dal marchio di fabbrica troverà applicazione la norma sulla pubblicità di cui al Dlgs 507/1993.””


IMPOSTA PUBBLICITA’ – CTR Emilia Romagna – Sentenza 1603 del 12/9/2019 – Stabilimento limitato ai soli dipendenti – Irrilevanza

“…è indubbio che le targhe e le insegne poste lungo lo stabilimento industriale assolvano una funzione di pubblicità allo scopo di attirare clienti e di fare conoscere il proprio nome e attività a chiunque si trovi a transitare nella zona, a nulla rilevando peraltro (come si legge in sentenza) che l’accesso allo stabilimento sia limitato e contenuto ai soli dipendenti della azienda.

…il presupposto d’imponibilità, di cui all’art. 5 richiamato, va ricercato nell’astratta possibilità che il messaggio, in rapporto all’ubicazione del mezzo, possa avere un numero indeterminato di destinatari, che diventano tali solo perchè vengono a trovarsi in un luogo determinato…”