Imu

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IMU – Immobili Enti ecclesiastici – Esenzione – Presupposti – Sentenza del 4/6/2021 4757/07 – Comm. Trib. Reg. per la Campania

Il riconoscimento dell’esenzione dal pagamento dell’IMU per gli enti ecclesiastici è subordinato alla compresenza di un requisito soggettivo, riguardante il profilo del soggetto che utilizza l’immobile, e di un requisito oggettivo, relativo all’attività effettivamente svolta nello stesso (Corte di Cassazione, ord. n. 18592/2019). Con particolare riferimento al requisito oggettivo, spiega la CTR campana, è necessario che l’ente ecclesiastico fornisca adeguata dimostrazione che l’attività rientrante tra quelle agevolate sia effettivamente svolta. Nel caso di specie, concludono i giudici napoletani, mentre il requisito soggettivo è rispettato, manca del tutto la dimostrazione del requisito oggettivo, poiché dalla documentazione prodotta non risulta che gli immobili oggetto della controversia siano di fatto destinate ad attività di tipo culturale e formativo del clero e, più genericamente, alla catechesi ed alla educazione cristiana.

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IMU – Abitazione principale – Esenzione – Condizioni e requisiti

Ciò comporta la necessità che, in riferimento alla stessa unità immobiliare, tanto il possessore quanto il suo nucleo familiare dimorino ivi stabilmente e vi risiedano anagraficamente. Il contribuente non può, quindi, applicare le agevolazioni per più di una unità immobiliare, a meno che non abbia preventivamente proceduto al loro accatastamento unitario.

IMU – Immobile occupato abusivamente da coniuge separato non assegnatario – Cassazione – Ordinanza 17412 del 17/6/2021

Va altresì premesso che la giurisprudenza di questa Corte ha ripetutamente affermato che in tema di ICI, il coniuge al quale sia assegnata la casa di abitazione posta nell’immobile di proprietà (anche in parte) dell’altro coniuge non è soggetto passivo dell’imposta per la quota dell’immobile stesso sulla quale non vanti il diritto di proprietà ovvero un qualche diritto reale di godimento, come previsto dall’art. 3 del d.lgs. n. 504 del 1992, poiché con il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa coniugale in sede di separazione personale o di divorzio, viene riconosciuto al coniuge un diritto personale atipico di godimento e non un diritto reale, sicché in capo al coniuge non è ravvisabile la titolarità di un diritto di proprietà o di uno di quei diritti reali di godimento, specificamente previsti dalla norma, costituenti il presupposto impositivo del tributo. ( da ultimo Cass 7395/19).

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IMU – Società gestione risparmio – Esenzione – Dovuta – Cassazione – Ordinanza 17124 del 16/6/2021

Ne deriva che le società di gestione del risparmio, come la SGR spa, non possono essere, in linea di principio, soggetti passivi del tributo in esame, dovendo il relativo pagamento essere domandato ai soggetti che hanno in uso i beni di cui all’articolo 4, comma 2 ter, del d.l. n. 351 del 2001 e che li ricevono in assegnazione dall’Agenzia del demanio.