Imu

IMU/ICI – Detenzione immobile per occupazione d’urgenza – Non configura possesso – Soggetto passivo sempre la proprietà – Cassazione – Sentenza 17813 del 19/7/2017

“in tema di espropriazione, l’occupazione di urgenza, per il suo carattere coattivo, non priva il proprietario del possesso dell’immobile in quanto il bene, finché non interviene il decreto di esproprio o comunque l’ablazione, continua ad appartenere a lui – tanto che per tal motivo gli si riconosce un’indennità per l’occupazione – mentre nell’occupante, che riconosce la proprietà in capo all’espropriando, manca l”animus rem sibi ha bendi’, onde lo stesso è un mero detentore. Ne consegue che il proprietario é soggetto passivo dell’ICI ed è, Ici – Cassazione – Sent. 17813/2017 – Esproprio – Paga sempre proprietàquindi, obbligato a presentare la relativa dichiarazione, anche se l’immobile è detenuto da terzi” (Cass. nn. 21433/07; 4753/10; 19041/16; 21157/16).

IMU/ICI – Decadenza pretesa impositiva – Termine quinquennale – Notifica – Scissione termini – Cassazione – Ordinanza 17716 del 18/7/2017

…giurisprudenza di questa Corte in materia che può dirsi ormai consolidata (oltre alle pronunce richiamate in sentenza, si vedano in senso conforme, più di recente, specificamente in tema di ICI, Cass. sez. 6-5, ord. 21 ottobre 2014, n. 22320 e Cass. sez. 6-5, ord. nn. 384 e 385 del 10 gennaio 2017, in tema di TARSU), secondo cui il principio della scissione degli effetti tra notificante e destinatario della notifica relativamente agli atti notificati a mezzo del servizio postale è applicabile anche riguardo al problema della decadenza dell’Amministrazione dalla pretesa impositiva.

canone unico

ICI – Avviso accertamento – Notifica a mezzo messo comunale – Legittimità – Cassazione – Ordinanza 17179 del 12/7/2017

…prevedendo già l’art. 11, comma 2 del d. lgs. n. 504/1992 in tema di ICI che la notifica dei relativi atti impositivi potesse avvenire “anche” a mezzo posta, non v’era dubbio alcuno che il messo comunale potesse provvedere alla notifica in oggetto.

D’altronde, in generale, con riferimento al messo di conciliazione, facente parte di un ufficio statale, ormai soppresso, ma rientrante nell’apparato organizzativo del Comune, la giurisprudenza di questa Corte si era espressa nel senso dell’ammissibilità della notifica di atto tributario a mezzo di messo di conciliazione (cfr. Cass. sez. 5, 17 aprile 2001, n. 5654; Cass. sez. 5,12 maggio 2006, n. 11062).