Imu

tributi locali

Determinazione del valore venale di un’area edificabile ai fini IMU/ICI

La corretta tassazione ICI/IMU di un’area fabbricabile è prioritariamente incentrata sulla corretta individuazione dello specifico valore venale del terreno, nel senso che il prelievo tributario sarà compatibile al principio di capacità contributiva solo quanto la base imponibile sarà pari all’effettivo valore venale del terreno, valutato ai sensi dell’art. 5, comma 5, del DLgs. n.504/1992, quindi alla luce della sua reale potenzialità edificatoria o di altro utilizzo ammesso. Non tutte le aree fabbricabili hanno lo stesso valore venale; l’astratta edificabilità di un terreno non comporta ai fini della valutazione fiscale, l’equiparazione sic et simpliciter ad un terreno che può essere immediatamente edificato senza vincoli. Usando le parole della Suprema Corte, “l’equiparazione legislativa di tutte le aree che non possono considerarsi “non inedificabili”, non significa che queste abbiano tutte lo stesso valore. Pertanto, “se i criteri di calcolo vengono applicati correttamente, il contribuente subirà un prelievo che non sarà mai superiore a quello giustificato dal reale valore del bene posseduto” . Per tassare un terreno astrattamente edificabile nel rispetto del principio di capacità contributiva, risulta necessario quindi, individuare in concreto l’esatto valore venale (di mercato) di quel terreno in quel determinato anno d’imposta.

 

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IMU – Assegnazione casa coniugale al coniuge e diritto di abitazione

L’appello è fondato, erroneamente la CTP ha ritenuto che la norma in questione abbia natura di agevolazione tributaria essa si limita a precisare quali siano i soggetti passivi di imposta, infatti ove si esprime “l’assegnazione della casa coniugale al coniuge, disposta a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, si intende in ogni caso effettuata a titolo di diritto di abitazione” assimila espressamente ai soli fini IMU tale assegnazione (che è pacificamente un diritto personale di godimento) a un diritto reale (diritto di abitazione) ampliando quindi la platea dei soggetti legittimati passivi.

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TARI – Immobile agricolo strumentale – Esenzione IMU – Non applicabile

 

L’esenzione dall’IMU per immobili strumentali all’attività agricola non può applicarsi alla Tari trattandosi di tributi con differenti presupposti impositivi, assoggettati a diverse previsioni normative. Presupposto per la Tari è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani e, per i fabbricati rurali ad uso abitativo, è rimesso ai regolamenti comunali stabilire eventuali riduzioni o esenzioni che, nella fattispecie, non sussistono.

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IMU non dovuta in caso di revoca della concessione demaniale

Massima:  Atteso che in materia di IMU è soggetto passivo, fra gli altri previsti dall’art.9 co. 1 del d.lgs. 23/2011, nel caso di concessione di aree demaniali, il Concessionario, che con l’atto concessorio ha acquisito il possesso qualificato del bene, per cui in caso di revoca della concessione con la perdita di tale titolo viene meno l’obbligo contributivo a nulla rilevando che il bene non sia stato restituito e l’attività risulti di fatto proseguita.

Riferimenti normativi: art.9 co. 1 d.lgs. 23/2011. –  Riferimenti giurisprudenziali. Cass. 20977/21; 25249/19.