IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Sentenza 20830 del 26/10/2005 – Complessi edilizi – Cartello cantiere

Cartelli esposti per la vendita di immobili – Cantieri edili – Ne consegue che anche i cartelli stradali indicatori di industrie, laboratori artigianali e negozi di vendita, rivolgendosi ad una massa indeterminata di possibili acquirenti od utenti, pongono in essere una pubblicità tassabile ai sensi del citato art. 6, a prescindere dal fatto che l’iscrizione presenti o meno i connotati dell’insegna. Peraltro, D.Lgs. n. 507 citato, art. 17, esenta dall’imposta solo le insegne che contraddistinguono la sede ove si svolge l’attività di esercizi commerciali e di produzione di beni e servizi, purchè di superficie non superiore a cinque metri quadrati e salve le previsioni particolari adottate con regolamenti comunali.

TOSAP – Cassazione – Sentenza 16672 del 8/8/2005 – Linee telefoniche – Soprassuolo – Tassabilità

Ora, così come ci sono motivi per non tassare i cavi che corrono sui muri (poichè sostanzialmente non occupano spazio pubblico), ci sono invece validi motivi per tassare lo spazio occupato dalle centraline e dai pali, nonchè dai cavi aerei che, correndo questi ultimi su suolo pubblico, collegano le centraline agli edifici, e gli edifici tra loro, posto che la previsione contenuta nell’articolo 46 del D.Lgs. è generale per il soprassuolo, e posto che l’articolo 38, comma 2, non esclude affatto dalla tassazione centraline e cavi che corrono su suolo pubblico. La presenza in aria di un cavo costituisce un fatto di occupazione del soprassuolo che deve essere sottoposto a tassazione.

TOSAP – Cassazione – Sentenza 13493 del 28/6/2005 – Occupazione a tutela incolumità su edificio privato- Tassabilità

la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, o di aree private soggette a servitù di pubblico passaggio, presuppone unicamente, ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 507 /93, il fatto oggettivo dell’occupazione, quale che sia il fine che l’abbia determinata, trovando la sua ratio nell’utilizzazione che il singolo faccia, nel proprio interesse, di un suolo altrimenti destinato all’uso della generalità dei cittadini, interesse o utilità che può anche coincidere con finalità di ordine pubblico, proprie dell’ente territoriale, come quando l’occupante intenda evitare che dalla cosa di sua proprietà gravemente danneggiata, ovvero oggetto di lavori di ristrutturazione o restauro, possa derivare un danno alle persone.

TOSAP – Cassazione – Sentenza 13497 del 23/6/2005 – Soggetto passivo – Titolare della concessione

Nè può condividersi, per escludere l’obbligo del ricorrente a pagare la tassa, la considerazione secondo la quale la Tosap è dovuta da chi ha posto in essere l’effettiva occupazione. Questa considerazione resta superata dal fatto che nella specie vi è stata una dichiarazione intesa ad ottenere la concessione, riconducibile all’odierno ricorrente, mai revocata o rettificata con strumenti adeguati, cui ha corrisposto un provvedimento di concessione ritualmente comunicato e non contestato. La CTR sul punto correttamente ha fatto riferimento all’articolo 39 del D.Lgs. n. 507/93 che in primo luogo prevede come soggetto passivo della Tosap il titolare della concessione, e cioè il Magnalbò che, dopo il ricevimento del provvedimento, nulla ha fatto per modificare la situazione giuridica creata dal provvedimento medesimo.