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In assenza di altre previsioni, l’istanza per l’apertura del PASSO CARRAIO va riscontrata entro trenta giorni

Orbene, non essendo stata dimostrata la sussistenza di un diverso termine di conclusione del procedimento, trova applicazione il termine generale residuale di trenta giorni di cui all’art. 2 comma 2, l. 7 agosto 1990 n. 241 (ex plurimis, T.A.R. Molise, Sez. I, 31.3.2014, n.224).

 

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Imposta pubblicità, Tosap e canoni locazione o concessione sono cumulabili per impianti su beni del Comune

come già affermato da questa Corte (cfr.Cass. n.11673/2017), in caso di pubblicità effettuata su impianti installati su beni appartenenti al Comune o da questo dati in godimento, l’applicazione dell’imposta sulla pubblicità non esclude quella della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, nonché il pagamento di canoni di locazione o di concessione (come nel caso in esame), atteso il chiaro tenore letterale dell’art. 9, comma 7, del d.lgs. n. 507 del 1993…

SULL’ ARGOMENTO:

 

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IMU/ICI – Determinazione della rendita catastale – Ambito applicativo – Individuazione – Criteri

La Sesta Sezione tributaria della Cassazione ha rimesso alla Quinta Sezione Civile la questione afferente all’ambito applicativo dell’art. 1, comma 21, della legge n. 208 del 2015, il quale ha stabilito che, con decorrenza dal 10.1.2016, la determinazione della rendita catastale degli immobili censibili (anche) nel gruppo “D” va effettuata «tenendo conto del suolo e delle costruzioni, nonché degli elementi ad essi strutturalmente connessi che ne accrescono la qualità e l’utilità, nei limiti dell’ordinario apprezzamento» ma con esclusione di «macchinari,  congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo», così sottraendo all’assoggettamento ad imposta catastale, con la suindicata decorrenza, tutte  quelle componenti funzionali al processo produttivo ancorché unite al suolo (imbullonati).

RIFIUTI – La competenza nell’interporto ai fini impositivi TARI è del Comune

ne deriva che se l’istituzione dell’Autorità portuale costituisce, in ogni caso, la condizione che escluderebbe il potere impositivo dei Comuni, ponendosi dunque come causa di esclusione dalla tassa rifiuti, inquadrabile nella fattispecie contemplata al comma 5 dell’art. 62 del D.Lgs. n. 507/1993, ne segue, per converso, che non solo nelle zone portuali prive di tale Autorità, ma anche nelle aree interportuali, oggetto del presente giudizio, in cui non è in alcun modo prevista la sua istituzione, sussista la competenza e la privativa comunale in ordine all’istituzione e alla prestazione del servizio di igiene urbana, trovando correlativamente spazio applicativo il tributo che al servizio si correla, sia esso la tassa o la tariffa, in base alle disposizioni ordinarie (cfr. in tal senso Cass. n. 31058/2018);

Consorzi bonifica – Piano delle opere – Presunzione di esistenza del beneficio – Superamento mediante prova contraria da parte del contribuente

In tema di contributi di bonifica, ove i fondi siano compresi nel perimetro consortile, in difetto di specifica contestazione del piano di classifica e ripartizione da parte del contribuente, grava sullo stesso l’onere di superare, mediante prova contraria, la presunzione del beneficio diretto e specifico