tributi locali

Accertamento occupazione abusiva suolo – Allegazione verbali – Non necessita

Nel caso di specie, come emerge dalla lettura dell’avviso riprodotto nel ricorso per cassazione, l’avviso fa riferimento ai verbali della polizia municipale di constatazione dell’occupazione abusiva, senza che, tuttavia, questi verbali integrino la motivazione dell’avviso essendo la motivazione -sotto il profilo del presupposto di fatto della determinazione amministrativa- immediatamente espressa dall’indicazione -nell’avviso- delle dimensioni dell’area occupata e della durata dell’occupazione.

La Cassazione torna sul concetto di pertinenza ai fini IMU/ICI

questa Corte, in numerose occasioni, ha affermato che la nozione di pertinenza ai fini della esclusione del relativo autonomo assoggettamento ad imposta, si fonda su un accertamento rigoroso dei presupposti di cui all’art.817 c.c. ossia della destinazione effettiva e concreta della cosa al servizio od ornamento di un’altra e su uno soggettivo, consistente nella volontà di dar vita ad un vincolo di accessorietà durevole, restando peraltro irrilevanti le risultanze catastali, aventi una valenza meramente formale (per questa affermazione di principio v., tra altre, Sentenza n. 27572 del 30/10/2018 Sez. 5, Sentenza n.18470 del 21/9/2016)

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Non basta il criterio cronologico nel caso di più istanze per lo stesso suolo pubblico

Trattandosi del concorso di più domande concernenti – in parte – la medesima porzione di suolo pubblico, era infatti indispensabile, prima di operare le opportune valutazioni e di decidere sulle due istanze, acquisire il punto di vista dei concorrenti circa le condizioni di priorità di cui all’art. 7 comma 3 del regolamento comunale, onde verificare, alla luce delle rispettive prospettazioni e del doveroso (in quanto imposto anche dalla D.G.C. n. 31/22) contemperamento dei contrapposti interessi, quale delle due rispondesse maggiormente all’interesse pubblico, o imponesse il minor sacrificio alla collettività: si tratta di condizioni che, in quanto inerenti ogni tipo di concessione amministrativa (argomenta ex art. 37 cod. nav.), prevalgono sulla mera priorità temporale, e non sono certo subordinate ad essa, come illegittimamente ritenuto dal Comune.

IMU – Ente in dissesto – Tariffe non retroattive se delibere tardive

Infatti l’efficacia di tali deliberazioni segue il principio generale della irretroattività degli atti impositivi (sempre applicabile in mancanza di espressa deroga stabilita dalla legge) e, pertanto, le delibere, pur legittimamente emesse nel termine previsto dall’art. 251 cit., esplicano i loro effetti solo per l’anno 2015, poichè la norma stessa non ha previsto alcuna efficacia retroattiva e neppure tale efficacia può ritenersi connaturata alla tipologia o alla natura della disposizione.

Anzi l’irretroattività della norma impositiva (sfavorevole al contribuente) risponde nel caso di specie all’esigenza di certezza della imposizione e di tutela dell’affidamento ed è conforme al criterio della capacità contributiva che va sempre correlato all’attualità.

 

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Il pagamento della TOSAP non equivale al rilascio di titolo edilizio

La circostanza, inoltre, che il Comune nel corso degli anni abbia preteso il pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico, non può ritenersi equivalente al rilascio di un titolo edilizio o paesaggistico di natura permanente: in primo luogo perché un titolo edilizio deve essere rilasciato in forma espressa, dovendosi riferire a opere specificamente individuate; in secondo luogo perché la TOSAP costituisce una debenza la cui causa non risiede nella trasformazione del territorio, ma semplicemente nella occupazione di uno spazio di proprietà pubblica, di cui il privato si avvantaggia, ragione per cui il pagamento della TOSAP prescinde completamente dalla esistenza di un titolo edilizio, potendo essere applicata a qualsiasi manufatto o oggetto che occupi uno spazio pubblico.