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La notifica del pdf della cartella è valida se eseguita tramite pec

la notifica della cartella di pagamento può avvenire, indifferentemente, sia allegando al messaggio PEC un documento informatico, che sia duplicato informatico dell’atto originario (il c.d. “atto nativo digitale“), sia mediante una copia per immagini su supporto informatico di documento in originale cartaceo (la c.d. “copia informatica“), come è avvenuto pacificamente nel caso di specie, dove il concessionario della  riscossione ha provveduto a inserire nel messaggio di posta elettronica certificata un documento informatico in formato PDF
(portable document format) – cioè il noto formato di file usato per creare e trasmettere documenti, attraverso un software comunemente diffuso tra gli utenti telematici -, realizzato in precedenza mediante la copia per immagini di una cartella di pagamento composta in origine su carta. Va esclusa, allora, la denunciata illegittimità della notifica della cartella di pagamento eseguita a mezzo posta elettronica certificata, per la decisiva ragione che era nella sicura facoltà del notificante allegare, al messaggio trasmesso alla contribuente via PEC, un documento informatico realizzato in forma di copia per immagini di un documento in origine analogico>>.( cfr Cass. 30948/2019 vedi anche Cass 6417/2019 )

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L’acquiescenza all’avviso di pagamento TARI non preclude il diritto al rimborso

la contribuente, in aderenza ai principi di buona fede e di legittimo affidamento, ha provveduto a versare al Comune i tributi siccome da questo ultimo determinati (con mero avviso di pagamento, avente natura di avvertimento e, pertanto, non riconducibile al novero degli atti impositivi e/o riscossivi) per ciascuna delle annualità 2012-2017, utilizzando i modelli di pagamento F24, nel rispetto delle scadenze previste dall’art. 51 del Regolamento della IUC del Comune

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Le morosità fiscali pregiudicano il rilascio dell’autorizzazione pubblicitaria

Ne deriva un quadro di misure che non possono essere qualificate come introduttive di sanzioni in senso stretto, ma volte ad escludere la possibilità di ottenere un provvedimento ampliativo della sfera giuridica del  richiedente, quando lo stesso si trovi ad essere debitore del Comune in relazione a tributi e canoni. E che non di sanzioni si tratti è dimostrato dal fatto che la condizione di inadempienza può essere sanata nel corso del procedimento, così rimuovendo l’ostacolo al rilascio dell’autorizzazione

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Per ICI/IMU e TARI grava sul contribuente l’onere della prova per invocare le agevolazioni

Il principio di non contestazione di cui all’art. 115, primo comma, c.p.c., si applica anche nel processo tributario e riguarda esclusivamente i profili probatori del fatto non contestato, attesa l’indisponibilità dei diritti controversi, condizione che, nel caso di specie, non appare sussistere atteso che la ricorrente neppure indica, riportandoli anche per stralcio nel ricorso per cassazione, gli atti nei quali la società concessionaria o il Comune , nel prendere posizione sui fatti di causa, si sono espresse a favore di quanto esposto dalla  contribuente (Cass. n. 12287/2018).

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IMPOSTA DI SOGGIORNO – Accertamento induttivo su struttura inattiva – Onere della prova

In altri termini, gravava sulla convenuta un preciso, tempestivo e doveroso obbligo informativo in ordine alla asserita soluzione di continuità dell’attività ricettiva, che non è stata esercitata, ancorché, lo si ripete, tale comunicazione potesse essere realizzata agevolmente nella pur precaria situazione di salute in cui versava la signora…