affissioni

IMPOSTA PUBBLICITA’/AFFISSIONI – Cassazione – Sentenza 20707 del 31/7/2019 – Manifesti elettorali abusivi – Sanzioni – Trattamento

…”Alla luce del delineato quadro normativo i manifesti politici, tra cui vanno inclusi anche quelli elettorali, rientrano dal punto di vista tipologico nell’ampia categoria delle affissioni prive di rilevanza economica (Cass. 12312/2018; Cass. 22361/2014; Cass.9290/2006) e sono assoggettati alla relativa disciplina nei limiti temporali descritti, giustificando l’applicazione delle sanzioni previste dal regolamento, se effettuate in assenza dei descritti presupposti normativi, benché i messaggi pubblicitari di natura politica o ideologica non siano soggetti al pagamento dell’imposta sulla pubblicità (Cass. 12312/2018; Cass. 9290/2006.”…

IMPOSTA PUBBLICITA’/AFFISSIONI – Cassazione – Ordinanza n.100 del 4/1/2019 – Affissioni abusive – Responsabilità solidale

In via preliminare, va richiamato il principio pacifico nella giurisprudenza di questa Corte, secondo cui: in tema di sanzioni amministrative, emesse, del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, ex art. 24, per affissione di manifesti contenenti messaggi pubblicitari senza la prescritta autorizzazione, deve ritenersi che la responsabilità solidale della persona giuridica, o dell’ente privo di personalità giuridica, nel caso di violazione commessa dal rappresentante o al dipendente degli enti medesimi, nell’esercizio delle proprie funzioni o incombenze – consentano di includere nell’ambito applicativo della norma non soltanto i soggetti legati alla persona giuridica o all’ente da un formale rapporto organico ovvero da un rapporto di lavoro subordinato, ma anche tutti i casi in cui rapporti siano caratterizzati in termini di affidamento (inteso come materiale consegna all’autore della violazione del materiale pubblicitario) o di avvalimento (inteso come attività di cui il committente si giova) a condizione che l’attività pubblicitaria sia comprovatamente riconducibile all’iniziativa del beneficiario quale committente o autore del messaggio pubblicitario o che sia documentato il rapporto tra autore della trasgressione e opponente, restando, comunque, escluso che il beneficiarlo del messaggio pubblicitario sia solidalmente responsabile della violazione per il solo fatto di averne potuto trarre giovamento. (cfr. Cass. n. 13770 del 2009).

IMPOSTA PUBBLICITA’/AFFISSIONI – Cassazione – Ordinanza 12312 del 18/5/2018 – Affissioni eseguite fuori dagli spazi – Esenzione – Non dovuta

“Per quanto riguarda l’assunto secondo cui i messaggi di natura politica od ideologica non sono soggetti ad alcun pagamento di imposta, come è stato affermato dalla Corte Costituzionale (n. 89 del 1979 e n. 301 del 2000), la censura non è pertinente, riguardando tali decisioni l’imposta sulla pubblicità che la Corte Costituzionale ha ritenuto non dovuta per i messaggi cosiddetti ideologici e vertendosi, invece, nel caso in esame, nella diversa ipotesi di affissioni al di fuori degli spazi consentiti, la cui disciplina il giudice delle leggi ha ritenuto nel tempo sempre conforme a costituzione in quanto relativa alle modalità di esercizio del diritto (sent. n. 1/56; n. 48/64; n. 129/70; n. 89/79).”

IMPOSTA PUBBLICITA’/AFFISSIONI – Tar Rm – Sentenza n. 5723 del 11/5/2017 – Manifesti di propaganda ideologica – Contenuto non censurabile d’ ufficio

Diritti Affissioni – Manifesti – La fonte primaria che regola la materia (il d.lgs. n. 507/93) tutela infatti, oltre l’interesse finanziario dell’ente locale, anche l’ambiente, il decoro urbano, l’igiene, e altri interessi collettivi, con precipuo riguardo alle modalità e alle procedure da seguire per effettuare legittimamente le affissioni (cfr. Cass. civ. sez. I^, sentenza n. 4506 del 5.3.2004).

Tale compendio normativo non conferisce però all’ente locale il compito di sindacare nel merito il contenuto della affissioni proprio perché sia gli slogan pubblicitari che le affissioni di altra natura costituiscono una libera forma di manifestazione del pensiero.

Diversamente opinando si conferirebbe all’amministrazione un potere di “censura”, in aperto contrasto con i valori protetti dalla Carta fondamentale.

 

DIFFORME:

“Ritenuto, in conclusione, che il provvedimento comunale non appare viziato da carenza di motivazione laddove nega l’affissione per, alla luce del rammentato atto regolamentare comunale, una possibile violazione di norme poste a protezione della coscienza individuale ed a tutela di ogni confessione religiosa”

 

#entratelocali #tributilocali #dirittotributario #dirittoamministrativo

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Messaggi ideologici – Non sfuggono agli obblighi – Cassazione – Ordinanza 22361 del 22/10/2014

Il D.Lgs. 507 del 1993 disciplina sia la pubblicità che le pubbliche affissioni non aventi contenuto pubblicitario (v. art. 1) e, come già rilevato da questa Corte, i messaggi di propaganda ideologica, contenuti in pubbliche affissioni, non esulano dall’ambito applicazione dell’art. 18 del d.lgs. n. 507/93 e del regolamento comunale attuativo e richiedono quindi la prescritta autorizzazione: l’art.18 prevede espressamente l’istituzione del servizio comunale delle pubbliche affissioni, volto ad assicurare non solo i messaggi diffusi nell’esercizio attività economiche, ma anche a garantire l’affissione di manifesti di qualunque materiale costituiti, contenenti comunicazioni “aventi finalità istituzionali, sociali o comunque prive di rilevanza economica”.(Cass. 20/4/2006 n. 9290).