canone impianti pubblicitari

PUBBLICITA’ – CIMP – Tariffe – Aumenti – Limiti e modalità di applicazione – Consiglio di Stato – Sentenza 2548 del 26/3/2021

…Pertanto, l’incremento del canone di cui all’art. 62 citato va calcolato non sulle tariffe base nazionali, bensì sulle tariffe dell’imposta comunale sulla pubblicità già incrementate in sede comunale sulla base della normativa in materia.

PUBBLICITA’ – Canone impianti – CTR ABRUZZO – Sentenza 419 del 24/9/2020 – Pluralità mezzi – Esenzione sino a 5 mq. – Condizioni

La disciplina dettata dall’art. 2 bis del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 13 in tema di canone art. 2 bis del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 13 per l’installazione dei mezzi pubblicitari, si applica non solo alle insegne uniche, ma in via interpretativa anche in caso di pluralità di insegne – Sussiste

CANONE IMPIANTI PUBBLICITARI – Mezzi su aree ferroviarie – Imponibili – Cassazione – Ordinanza 13387 del 17/5/2019

E’ evidente che anche con riferimento al sottosuolo demaniale destinato ad accedere ai servizi della metropolitana e della funicolare si pone il problema di tutelare e valorizzare il decoro urbano, inteso quale insieme di beni e valori comportamentali della comunità locale e degli operatori economici, assicurando adeguati livelli qualitativi che garantiscano la piena fruibilità del patrimonio, sia pubblico che privato, da parte dei cittadini e degli operatori commerciali. A tal fine, a titolo meramente esemplificativo, anche nelle predette aree è vietato: a) danneggiare, deturpare o porre in essere azioni dirette a ledere con scritte, affissioni, disegni od ogni altro mezzo i beni appartenenti al patrimonio pubblico; b) affiggere manifesti e qualunque altra forma di informazione e/o comunicazione e/o pubblicità al di fuori degli spazi autorizzati nonché coprire o deteriorare manifesti affissi per concessione dell’autorità comunale.

Orbene, dovendosi qualificare le Stazioni di Metrò e Funicolare come beni pubblici demaniali, le aree rientravano nel demanio comunale, con la conseguenza che il Comune, e per esso la concessionaria Elpis s.r.I., ben aveva comunque il potere di sanzionare l’omesso pagamento del canone per la installazione di mezzi pubblicitari.

CANONE CONCESSIONE IMPIANTI PUBBLICITARI – Cassazione – Sez.Unite – Sentenza 33689 del 31/12/2018 – Rimborso – Diniego – Giurisdizione – E’ quella del giudice ordinario

“Ciò posto, è assodato che appartenga alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia relativa all’ordinario canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (COSAP). Infatti l’obbligo del pagamento di un canone per l’utilizzazione di suolo pubblico non ha natura tributaria, esulando dalla doverosità della prestazione e dal collegamento di questa alla pubblica spesa (Cass. Sez. U., 28/10/2015, n. 21950), dopo che la Corte costituzionale (sent. n. 64 del 2008) ha dichiarato l’incostituzionalità dell’attribuzione alle commissioni tributarie della cognizione sulle controversie sul canone in questione (Cass. Sez. U., 26/11/2008, n. 28161).

Allo stesso modo, non possono che spettare alla giurisdizione del giudice ordinario anche le controversie relative a qualsivoglia altra tipologia di canone che l’ente locale pretenda ulteriormente per la concessione di spazi ed aree per l’installazione di impianti pubblicitari (Cass. Sez. U., 16/04/2009, n. 8994), a mente dell’art. 63 d.lgs. n. 446/1997. 

Costituisce, in materia di concessioni amministrative di beni pubblici, jus receptum il principio di diritto secondo cui l’art. 133, comma 1, lett. b), cod. proc. amm., nell’attribuire la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, fa espressamente salve le controversie aventi ad oggetto indennità, canoni od altri corrispettivi, che restano assoggettati al regime generale, a seconda che involgano diritti soggettivi a contenuto patrimoniale o l’esercizio di poteri discrezionali inerenti alla determinazione dei canoni od alla debenza del rimborso.

Ne consegue che le controversie sull’an e sul quantum del canone come corrispettivo della concessione appartengono alla giurisdizione ordinaria, avendo ad oggetto diritti soggettivi a contenuto patrimoniale senza involgere la validità degli atti amministrativi che hanno condotto alla stipula della convenzione o regolano la stessa (Cass. Sez. U., 04/09/2018, n. 21597). “

Civile Ord. Sez. U Num. 33689 Anno 2018

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