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CANONE UNICO – Dehor – Differenza tra struttura permanente e temporanea – Consiglio di Stato – AFFARE 368 del 10/6/2021

in sostanza, occorre avere riguardo all’uso cui il manufatto è destinato, nel senso che, se le opere sono dirette al soddisfacimento di esigenze stabili e permanenti, deve escludersi la natura precaria, a prescindere dai materiali utilizzati e dalla tecnica costruttiva applicata (cfr. Cons. Stato, Sez. II, 24 luglio 2020 n. 4726 e 19 marzo 2020 n. 1951 nonché Sez. VI, 11 gennaio 2018 n. 150);

– anche ritenendo, dunque, il carattere smontabile o facilmente amovibile della struttura in ogni caso ai fini della qualificazione della natura dell’opera come precaria deve farsi riferimento alla sua destinazione e quindi, per mantenere il carattere di precarietà deve costituire un’opera che non sia funzionale al soddisfacimento di esigenze stabili e durature nel tempo (cfr., ancora, Cons. Stato, Sez. VI, 3 giugno 2014 n. 2842);

TOSAP/COSAP – Tar Ve – Sentenza n.897 del 9/10/2017 – Dehor su suolo con servitù – Giurisdizione ordinaria

“Deve, invero, ritenersi che qualora un condominio o i proprietari di un immobile soggetto a servitù di uso pubblico reagiscano avverso gli atti amministrativi con i quali il Comune ha concesso a terzi l’uso particolare ed eccezionale di una porzione di detto immobile, essi instaurano una controversia diretta all’accertamento e alla tutela del proprio diritto dominicale, come tale rientrante nella giurisdizione del giudice ordinario…”