imposta pubblicità

IMPOSTA PUBBLICITA’ – C.T.R. Emilia Romagna – Sentenza 1561 del 15/6/2018 – Inizio esposizione – Presunzione assoluta

Quanto all’errata e falsa applicazione dei criteri previsti dal Regolamento imposta comunale sulla pubblicità del Comune di , la sentenza si appalesa corretta sia nel riconoscimento della decorrenza ex lege della pubblicità (1 ° gennaio dell’anno in cui è stata accertata la violazione), sia della determinazione dell’ammontare dell’imposta dovuta, aderente alle tariffe stabilite dal Regolamento comunale, in relazione al mezzo pubblicitario utilizzato e alla fattispecie omissiva. In particolare sulla decorrenza della pubblicità dall’inizio dell’anno in cui viene accertata, si è espressa anche la Cassazione, che ha riconosciuto a tale presunzione il carattere assoluto iuris et de iure, che non ammette prova contraria (sentenza n. 13467/2012).

CONFORMI:

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Ordinanza 12783 del 23/5/2018 – Sufficiente la disponibilità del mezzo pubblicitario

“In altri termini, presupposto dell’imposta di pubblicità non è la concreta utilizzazione del mezzo attraverso il quale il messaggio pubblicitario viene diffuso, bensì la disponibilità del mezzo medesimo da parte dell’impresa (nel caso di specie, superiore ai tre mesi) – anche a mezzo concessione – destinato al potenziale uso pubblicitario (in termini, Cass. n. 20873/2007).”

 

CONFORMI:

IMPOSTA PUBBLICITA’/AFFISSIONI – Cassazione – Ordinanza 12312 del 18/5/2018 – Affissioni eseguite fuori dagli spazi – Esenzione – Non dovuta

“Per quanto riguarda l’assunto secondo cui i messaggi di natura politica od ideologica non sono soggetti ad alcun pagamento di imposta, come è stato affermato dalla Corte Costituzionale (n. 89 del 1979 e n. 301 del 2000), la censura non è pertinente, riguardando tali decisioni l’imposta sulla pubblicità che la Corte Costituzionale ha ritenuto non dovuta per i messaggi cosiddetti ideologici e vertendosi, invece, nel caso in esame, nella diversa ipotesi di affissioni al di fuori degli spazi consentiti, la cui disciplina il giudice delle leggi ha ritenuto nel tempo sempre conforme a costituzione in quanto relativa alle modalità di esercizio del diritto (sent. n. 1/56; n. 48/64; n. 129/70; n. 89/79).”

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IMPOSTA PUBBLICITA’ – Preinsegne – Modalità di tassazione – Breve rassegna giurisprudenziale

Ancora una volta, la Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi sulle modalità di applicazione alle cosiddette  “pre-insegne”. Ribadiscono, i giudici della Cassazione, quanto già espresso con precedenti pronunciamenti (segnatamente con la  Sentenza n. 252 del 12/1/2012): 

“l’interpretazione sistematica della citata norma di cui all’art. 7, comma 1 e 2 del d. lgs. n. 507/1993, in relazione all’art. 6, comma 2 del citato decreto, che estende al soggetto nel cui interesse è diffuso il messaggio pubblicitario la solidarietà per l’obbligazione tributaria posta a carico del titolare o comunque di colui che ha la disponibilità del “mezzo pubblicitario”; previsione, quest’ultima, che, come espresso dalla succitata sentenza, non può che trovare «esclusiva giustificazione razionale nell’indissolubile legame tra “mezzo” e messaggio, pubblicitario individuato come fondamento del presupposto d’imposta”.

BREVE RASSEGNA GIURISPRUDENZIALE

CORTE DI CASSAZIONE

CONFORMI:

COMMISSIONI TRIBUTARIE REGIONALI E PROVINCIALI

 

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Aumenti Tariffari e Sentenza Corte Costituzionale 15/2018 – Rassegna